Dopo tanto tempo che non la preparavo, sabato da mamma ho fatto questa torta.
E' un dolce di recupero, perchè si fa con il pane raffermo, ma è davvero buono. L'ho fatto come lo facevo con mamma e nonna quando ero piccola, ma appena ho un attimo (ed abbastanza pane raffermo) voglio farlo anche nella versione - diversa nella preparazione ma simillima nel risultato - che ho scoperto in montagna (la torta panelatte è uno dei dolci tipici della Val Vigezzo).
(Vassoio stella, trasparente, di Poloplast)
Come prima cosa, la mattina, ho tagliato a cubetti il pane raffermo e l'ho messo in ammollo in un'ampia terrina con un litro di latte.
Dopo pranzo, ho messo in ammollo in acqua tiepida dell'uva passa, che ho poi asciugato e passato nella farina.
Ho aggiunto al pane e latte 2 cucchiai colmi di zucchero, 2 uova, un pizzico di sale e 5 cucchiai di farina e mezza bustina di lievito (di farina non ho mai avuto una quantità esatta, mi regolo su come "sento" l'impasto, deve deve risultare molliccio)
un'abbondante dose di cannella in polvere
l'uva passa
mescolato e versato l'impasto in una tortiera precedentemente unta ed infarinata.
Sulla superficie, ho sparso un mix di pan grattato, zucchero e cannella (mi piace tantissimo, forma una crosticina deliziosa).
Ho infornato a 200° per circa un'ora e... che profumino! Eccola qua appena sfornata:
Mamma non ha resistito e, appena si è intiepidita e l'ho tolta dalla teglia, l'ha subito assaggiata :P
Da qualcuno devo pur aver preso...
(Vassoio stella, trasparente, di Poloplast)
Nessun commento:
Posta un commento